Iconografia, drammaturgia e musica per la Cappella di S. Giovenale a Narni
Il progetto
BASI DEL PROGETTO
Ideato e diretto dalla Art Foundation e cofinanziato dalla Fondazione Carit, il progetto “Iconografia, drammaturgia e musica per la Cappella di S. Giovenale a Narni” si basa sulla ricerca e interpretazione delle fonti documentarie che attengono al culto del patrono San Giovenale rifiorito a Narni intorno alla metà del Seicento.
Esso ha prodotto opere considerevoli di architettura, di iconografia musicale, di drammaturgia e di agiografia rimaste fino ad oggi poco indagate o addirittura sconosciute.
In particolare è stata esaminata l’inedita documentazione dell’Archivio Storico Comunale sulla realizzazione della nuova cappella del Corpo Santo nella Cattedrale.
LE SCOPERTE DOCUMENTARIE
Sono emerse novità sorprendenti sugli accadimenti seguiti alla tumulazione (1649) dei sacri resti di san Giovenale che illuminano non solo l’opera dei vescovi Bucciarelli e Avi, ma anche la partecipazione appassionata del gesuita padre Gravita, degli arch. Zaccarelli, Legendre, Paglia e De Rossi, dei notabili narnesi Mangonio, Saracino, Calderini, Cardoli, Bucciarelli, nonché del sommo agiografo bollandista Papebrochius e di vari altri insospettabili personaggi che hanno operato per quarant’anni nel “Numero sopra la fabbrica della nuova cappella di S. Giovenale”, prima di passare il testimone al non mai troppo lodato patrio benefattore card. Giuseppe Sacripante, a cui si deve la conclusione dei lavori dell’altare della Confessione tra il 1695 e il 1711, ad opera del suo arch. Michetti.
ICONOGRAFIA MUSICALE DELLA CUPOLA
Lo studio si è conseguentemente incentrato sulla interpretazione del concerto dipinto nella cupola del sacrario, recentemente restaurato per illuminato intervento della Fondazione Carit.
Esso rappresenta la sintesi iconografica della cultura espressa dalla cappella musicale coeva, ricostruita attraverso una specifica ricerca nell’Archivio capitolare che ha evidenziato la presenza a Narni di musicisti di primario valore, poi affermatisi nell’Urbe.
IL TAVOLO INTERATTIVO
L’inaccessibilità del sacrario al turista visitatore ha suggerito la realizzazione di un tavolo interattivo che possa consentirne la fruizione da una postazione remota.
Su tale tavolo, che sarà installato in una sala del Museo Eroli e inaugurato il 16 maggio prossimo, verrà proiettata l’immagine del concerto raffigurato, offrendo nel contempo la possibilità di ascoltare il suono di ciascuno strumento, e dell’intero ensemble in concerto, con l’esecuzione di un mottetto a due soprani e basso continuo composto per San Giovenale da Francesco Foggia, già maestro di cappella a Narni.
SOSTENITORI DEL PROGETTO
La registrazione con “I Barocchisti” diretti da Diego Fasolis negli studi della Radiotelevisione Svizzera di Lugano, nonché la realizzazione del software e del tavolo interattivo a cura di Raffaele Carlani hanno comportato una spesa aggiuntiva che ha richiesto ulteriori sostegni concretizzati in aiuti offerti dal Comune di Narni – Assessorato alla Cultura – Sistema Museo, dal Rotary Club Amelia-Narni Distretto 2090, e dalle società Enertoscana e Genesi Energia.